Bocca di Serchio – LA CASINA DEGLI INCURSORI

Bocca di Serchio – LA CASINA DEGLI INCURSORI

25,00 

Bocca di Serchio
LA CASINA DEGLI INCURSORI


Il luogo sacro di 29 MOVM, 109 MAVM
RIDOTTA A RUDERE
UNA VERGOGNA D’ITALIA

Di: Gianni Bianchi

  • Formato: cm 22,8×22,5
  • Pagine: 172
  • Illustrato con foto in b/n e 18 pagine a colori
  • Descrizione

    Dichiara l’autore: “Durante la mia attività ventennale, per cui mi sia concesso il titolo di “più prolifico” autore sulla X flottiglia MAS, sono stato diverse volte a visitare la Casina di Caccia dei Duchi Salviati, il respirarne l’aria mi avvicinava spiritualmente agli “Apostoli”, in sintonia con i loro valori ed ideali, clima perfetto per portare avanti il mio lavoro.
    Negli anni ho assistito al progressivo decadimento della stessa, fino al crollo delle travature del tetto e lo sbriciolamento dei muri.
    Un senso di tristezza mi accompagnava nelle mie visite, contrastante con la nobiltà del luogo sacro, unito allo stupore, perché in tutti quegli anni nessuno in Marina si fosse preso la briga di esporsi personalmente promuovendo un’azione decisiva di recupero.
    Tutto in Marina è perfettamente disciplinato, corretto, e la questione “Casina” non ha mai varcato i limiti dell’ordinario, mentre sarebbe occorso ben altro, specialmente quando al Governo c’era una tiepida destra berlusconiana.
    L’unica fiammella che unisce quel rudere alla “Casa Madre” del Varignano dove risiedono i figli degli Apostoli, i giovani del GOI, talvolta si accende quando in occasione della Consegna dei Baschi Verdi certi Comandanti si ricordano del luogo dei Padri.
    Allora una schiera di marinai va in avanscoperta alla Casina, togliendo erbacce, detriti, rottami di biciclette, lavatrici… poi ignorando lo scempio circostante e sperando che nel momento culminante non cada qualche mattone ha luogo la speciale Cerimonia. Passato il giorno di festa tutto ricade nell’oblio, perdurano solo le solite fumose discussioni su qualche iniziativa, o sulle difficoltà a reperire fondi se non sulla disponibilità a vendere del Duca.
    In questi ultimi mesi, lavorando a due opere che ti spremono ogni stilla di energia intellettuale e nervosa: Marceglia e Visintini, “l’affaire Casina” mi ha preso sempre di più, sentendomi quasi in obbligo con quegli Apostoli dimenticati.
    Devo fare qualsiasi cosa lo so che non servirà a nulla, ma almeno i riflettori non si spegneranno sul “rudere” – mi sono detto.
    E’ per questo obiettivo la scelta di un libro dal titolo provocatorio: VERGOGNA, che ho preferito al meno aggressivo “Quando l’Italia si ricorderà dei suoi figli?” e questo proprio per dare una scossa”.